Quando un potere nasce da un riflesso proiettato su di sé, dall'istinto (automatismo da programma) e non da un lavoro proprio di ricerca e intuizione si è all'interno di un circuito di gioco (Matrix).
Si sente spesso dire dai media della Matrix che certi personaggi ottengono ottimi risultati in un campo perché hanno un "dono", e che tali risultati sono l'effetto di un talento innato.
Il talento innato è un artefatto che non si conosce ma che serve per condurre un certo gioco.
Quante cose l'uomo utilizza ma non sa come funzionano?
il 90% almeno.
Questo è quello che regge il gioco Matrix, la non conoscenza.
Ed è il motivo per il quale a chi dirige il gioco piace tanto la filosofia del "dono", poiché può continuare a condurlo finché i sudditi non sviluppano la capacità di comprendere certi meccanismi e di integrarli come ordine del divino.
E a quel punto potrebbero creare una loro Matrix (ammesso che abbiano voglia di farlo).
È una storia molto antica questa che è all'origine del dualismo.
Una mentalità predilige il raggiungimento di un obiettivo senza tenere conto dei passaggi intermedi che sono necessari allo sviluppo di una rete neuronale, e quindi inventa espedienti per bypassarla, attraverso automatismi di ogni genere.
L'effetto collaterale di questo processo è l'amnesia, perché l'automatismo focalizza l'attenzione su delle superfici e si perde di vista tutto quello che sta sotto.
Punta dell'Iceberg ...
L'altra mentalità sviluppa la scienza di tutte le scienze messe insieme. Non c'è un marcatore netto tra una scienza ed un altra, tutto è connesso e va studiato in dettaglio per essere compreso pienamente fino ad integrarlo nel proprio flusso, non ci sono scorciatoie.
In quest'ottica nulla viene nascosto, la creazione è un "open-source" codice aperto, tutti accedono al codice della creazione procedendo per passi, ma per accedere al codice bisogna avere la pazienza di studiarlo cosa che manca a quelle anime che si muovono unicamente per raggiungere secondi fini procedendo il più rapidamente possibile.
Queste anime provano maggiore interesse verso quello che considerano come una scorciatoia per raggiungere un qualche obiettivo, piuttosto che alla comprensione in sé di ciò che regola l'ordine divino.
Da qui nasce Matrix come la conoscete, un insieme di automatismi che ha reso le anime cieche e incoscienti di ciò che sono realmente alla sorgente.
Come molti avranno notato, tutto continua ad evolversi nell'automatismo, tralasciando la cosa più importante.
La comprensione di quello che sta dietro alla tecnologia.
Questo è come un vortice che inghiotte le anime al suo interno rendendole sempre più indaffarate e schiave di quello che non conoscono ma che si sentono in dovere di fare per "tirare avanti".
Tutti si aspettano che l'usanza, l'automatismo prosegua perché questo genera una dipendenza nel sistema circolatorio dei chakras che crea una dimensione separata.
Uno spirito illuminato di luce non riflessa da Matrix, non li sopporta gli automatismi, preferisce di gran lunga una vita meno confortevole, ma un po' più autonoma come quella di un contadino.
Questo perché sente che attraverso questa autonomia faticosa trova maggiori stimoli per uscire dall'amnesia in cui tutti sono inseriti e ricominciare a stimolare le qualità dello spirito che si sono assopite, come l'intuitività e la veggenza che è una visione extra-dimensionale.
L'artificialità sconnette lo spirito gradualmente attraverso un sostanza molto dolce che è fatta di promesse e comodità.
Con questo non diciamo che l'artificialità sia qualcosa di negativo, tutto è in rapporto alla maturità spirituale.
Se c'è un disequilibrio tra la maturità spirituale e la tecnologia si va incontro a degli effetti spiacevoli che si manifestano attraverso un senso di soffocamento spirituale, poiché viene a mancare quella libertà di dedicarsi allo sviluppo della comprensione dell'ordine del divino, in quanto tutto si muove in maniera molto frenetica con l'obiettivo di ottenere superfici "luccicanti" di cui si ignora il funzionamento, che verranno poi messe da parte per ottenerne delle altre considerate migliori (Consumismo) ...
In conclusione consiglio di dedicare una riflessione sulle proprie aspirazioni, su cosa ci si sente realmente attratti e capirne il motivo.
Cerchi la conoscenza o il gioco che ne deriva ?