I Cloni sono come i pezzi che compongono una scacchiera.
Li distingue perfettamente chi compone i pezzi sulla scacchiera.
Un po' meno perfettamente chi si muove interpretando la parte di un pezzo sulla scacchiera ma ha connessioni con il mondo che si trova al di la del campo da gioco.
Non distingue nulla chi vive unicamente nel gioco senza avere connessioni con il mondo che si trova al di la del campo da gioco.
Questi ultimi associano ad un pezzo della scacchiera un etichetta e non si pongono minimamente il problema di chi lo muove, per cui diventano a loro volta complici del gioco in cui si cerca di oscurare la luce della verità che non è altro che una chiara visione di quello che è effettivamente il gioco.
Chi distingue perfettamente i pezzi sulla scacchiera ha una visione multidimensionale che gli permette di distinguere almeno fino a 12 livelli di profondità di energia.
Questi esseri vivono su altri piani di esistenza e sono i custodi del gioco che crea il dinamismo nella creazione tra la luce e l'oscurità.
Uno non potrebbe esistere senza l'altro, ma serve sempre trovare un equilibrio tra le due parti per evitare l'estinzione.
Clonare continuamente i pezzi sul campo non è altro che una strategia della civiltà orientata all'oscurità che ha lo scopo di allungare i tempi, poiché si confondono le acque facendo apparire le cose per quello che non sono.
Un clone interpreta la parte in cui si dice che esiste niente altro che il gioco, mentre l'altro clone (illuminato) interpreta la parte in cui si dice che esistono altre vie che consentono di elevarsi oltre il gioco.
Ultimamente il gioco si sta facendo interessante perché la civiltà avanzata che rappresenta l'oscurità pur cambiando continuamente i suoi cloni sul campo da gioco per mantenere in piedi l'illusione del gioco stesso viene continuamente scoperta su tutte le sue mosse.
Questo accade perché la civiltà orientata alla luce che è la controparte che muove i pezzi sul campo da gioco riesce a vedere su più livelli di profondità l'energia che si muove dietro le quinte, quindi risulta sempre più difficilmente ingannabile sul campo da gioco perché istruisce i suoi pezzi in anticipo prevedendo le mosse dell'avversario.