Ad un certo punto il sipario cala, gli spettatori vengono invitati fuori dalla sala proiezioni, e quelli che desiderano assistere a nuovi spettacoli rimangono nella stanza a fianco (in sala di attesa) per attendere l'inizio di una nuova proiezione.
Mentre altri invece escono dalla struttura per mettere in pratica ciò che hanno imparato.
Tutto viene unito per similitudine.
C'è la versione di coscienza meno illuminata piena di limiti, paure ed attaccamenti a tutto ciò che osserva, che fa riferimento ad energie del passato.
E c'è la versione di coscienza più illuminata, colma di fiducia e di serenità in sé stessa, che non si lascia impressionare facilmente da quello che gli viene mostrato, che fa riferimento ad energie del futuro.
Verso la fine di una proiezione chi è pronto per non doverla ripetere in genere tende ad isolarsi poiché sono molto poche le coscienze che si illuminano della sorgente interiore, mentre la maggiorparte si sentono alimentate dal film proiettato su di loro.
Per cui si generano differenze enormi a livello di comunicazione.
Differenze troppo elevate comportano un peso maggiore da sopportare, poiché gli esseri meno illuminati al posto di comprendere cercano di controllare per non sentirsi inferiori, e quando non riescono ad ottenere il controllo sfoggiano tutta la loro rabbia e diventano violenti.
Altri invece cercano solo di liberarsi dalla proiezione su di loro, mostrando vie alternative, e per riuscire in questo capiscono che molti rapporti devono estinguersi ...
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